CONTINUA LA RACCOLTA FIRME PER LA LEGGE
PER IL RICONOSCIMENTO DELLA MINORANZA
ROM E SINTA
Rilanciamo la campagna SE MI RICONOSCI
MI RISPETTI, promossa da 43 associazioni rom e sinte con la raccolta
firme per la proposta di legge di iniziativa popolare “NORME PER LA TUTELA E LE PARI OPPORTUNITA’ DELLA MINORANZA STORICO-LINGUISTICA DEI ROM E DEI SINTI”.
Il superamento dei campi ghetto, della
loro logica segregazionaria, della distribuzione di soldi pubblici a
enti assistenziali e associazioni e fondazioni varie il cui compito
si esaurisce nel lasciare le cose come stanno senza che nulla si
risolva per rom e sinti - dal lavoro alla casa alla scuola alla
salute – è un traguardo che non si realizza senza una legislazione
nazionale che superi l’attuale frammentazione regionale e affronti
e risolva la specificità di una minoranza diffusa su tutto il
territorio nazionale e di più antico insediamento.
Le 43 associazioni hanno condiviso il
lavoro dei giuristi del convegno internazionale tenuto alla
università Bicocca di Milano con la partecipazione delle
associazioni rom e sinte italiane che si è condensato in un disegno
di legge depositato presso il Senato (ddl 770 del senatore Palermo).
Sarebbe stato più facile – e più comodo - limitarsi a raccogliere
qualche adesione a questo ddl tra parlamentari, docenti ecc. attenti
e disponibili su questo tema, invece abbiamo scelto la strada della
legge di iniziativa popolare.
Per tre ragioni fondamentali:
1. per far crescere tra le comunità
rom e sinte la consapevolezza che solo il riconoscimento giuridico
consente di affrontare e risolvere con strumenti effettivi i temi
fondamentali: il superamento dei campi ghetto, l’abitare, la tutela
della lingua e delle tradizioni culturali, il riconoscimento del
Porrajmos (lo sterminio di rom e sinti), il contrasto alla
discriminazione;
2. affrontare in un confronto aperto
anche se molto difficile con i cittadini le ragioni della
partecipazione a parità diritti e doveri delle comunità rom e sinte
alla vita civile e sociale senza discriminazioni e pregiudizi;
3. sollecitare con un’azione
sostenuta dai cittadini il Parlamento a riempire il buco
legislativo che vede la minoranza rom e sinta unica a non essere
riconosciuta applicando così il dettato costituzionale che prevede
con gli articoli 3 e 6 la pari dignità sociale e l’eguaglianza
davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di etnia, di lingua,
di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e
sociali e la tutela di tutte le minoranze storico-linguistiche con
apposite norme.
L’appoggio di parlamentari, docenti
universitari, personalità della cultura, forze politiche e sociali
come CGIL, UIL, ARCI, Radicali italiani, Partito della Rifondazione
comunista, Verdi italiani, Sinistra Ecologia Libertà, SOS Razzismo,
NAGA, OSF, Rete Primo Marzo, S.E.I. UGL, e le tante associazioni a
livello locale testimonia che è possibile affrontare il confronto
con la società pur sapendo che non è facile occuparsi di rom e
sinti per il sentimento diffuso di rifiuto e di odio prodotto da anni
di discriminazione fondata su pregiudizi che può raggiungere livelli
indegni delle parole degli imprenditori politici della paura che
hanno inciso nel profondo della coscienza collettiva.
Queste sono le ragioni che ci hanno
convinto a scegliere il difficile percorso della legge di iniziativa
popolare e, nonostante le grandi difficoltà, a continuare la
raccolta firme.
Ci appelliamo a tutte le donne e gli
uomini che vogliono una società fondata sulla giustizia e
sull’eguaglianza dei diritti civili e sociali perché ci sostengano
in questa battaglia per realizzare la speranza di rom e sinti di
iniziare finalmente un percorso di inclusione e di dignità e aiutare
la società a prendere le distanze dalla cultura dell’odio e dal
razzismo.
Davide Casadio, presidente e Dijana
Pavlovic, portavoce
Comitato promotore della proposta di
legge di iniziativa popolare “Norme per la tutela e le pari
opportunità per la minoranza storico-linguistica dei rom e dei
sinti”
Per adesioni:
semiriconoscimirispetti@gmail.com
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